La sensibilità pittorica di Delvecchio si snoda attraverso una serie di elementi che trasfigurano la realtà per renderla tangibile, tattile, rapportabile al senso compiuto della ragione. Si compone così un'arte in bilico tra astrazione e realtà, una sorta di impressionismo astratto dove la quotidianità, la natura, il paesaggio terrestre e marino, si trasformano in una poesia sensitiva da utilizzare come fonte di ispirazione, di capacità creativa, di immaginazione.

L'artista trasforma la corporeità del movimento in figure materiche, palpabili modificate e spiritualizzate, facendoci cogliere l'intima poesia che racchiude le sue rappresentazioni guardando alla natura con occhio moderno cogliendone le asprezze e, spesso, la disperazione.

Delvecchio fa parte di quella generazione di artisti italiani che ha contribuito in maniera determinante a rinnovare l'idea e i linguaggi dell'arte contemporanea con una pittura decisamente innovativa, sperimentale, facendo dell'informale la sua ideale forma espressiva narrata con un virtuosismo concreto in uno spazio fisico e geografico che unisce culture, espressioni, stili diversi.

Antonio Castellana

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